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Lesina, la Venezia pugliese: un paradiso naturale da scoprire

Allevamenti di ostriche nel lago di Varano - ph. Lucrezia Argentiero - Lesina, la Venezia pugliese
Allevamenti di ostriche nel lago di Varano – ph. Lucrezia Argentiero

Lesina è definita la Venezia pugliese. Scopriamo il perchè.

«Non riuscivo più a stargli lontano e così ho deciso di ritornare. Lui per me è, da sempre, vita. Mi ha cullato, curato, cresciuto. Mi ha visto in tutte le stagioni e poi mi ha richiamato».

Sono le parole di Primiano che ama così tanto il suo territorio da tatuarselo sul braccio. E mentre mi parla, tira un po’ su la maglietta per mostrarmelo. «Ce l’ho appiccicato addosso così non mi lascia più”! Lui è il lago di Lesina.  “Ero al Nord. Lavoravo, stavo bene. Ma lui mi mancava troppo! Mi mancavano i suoi colori, gli aironi rossi, cenerini e i fenicotteri, mi mancava il suo profumo e mi mancava il tempo», continua.

Lesina la Venezia pugliese

Sono appena arrivata in questo borgo colorato, al confine tra Gargano e Tavoliere, chiamato da molti la “Venezia pugliese”, destinazione perfetta per gli amanti della natura e per gli sportivi, che qui praticano pesca, vela e canottaggio. È l’ora del tramonto e lo spettacolo è garantito. Mentre il sole ormai è un ricordo, scopro, che Primiano – proprietario del Lake cafè – non è il solo ad essere così legato a Lesina. È innamorato di questo lago magico anche Lello.

Da anni con la sua imbarcazione (lagobus.it) porta “a spasso” i turisti, e anche noi, in questo specchio di acque placide, dolci e silenziose, dove nuotano numerosi pesci che non smettono mai di seguirci. Del resto, siamo in una zona di cospicua pesca, tra muggini, cefali, spigole, orate, latterini e anguille, già presidio Slow Food. Le stesse anguille che ritroviamo poi servite come carpaccio o cucinate ai ferri nei diversi locali che si affacciano sul lago. A fare da contorno e a impreziosire i piatti di pesce c’è la salicornia, nota anche come “asparago di mare”, particolare pianta che trova il proprio habitat naturale nei terreni limosi radenti la Laguna di Lesina, dove viene coltivata dall’Azienda Agricola Turco.

Ostriche a Varano – ph. Lucrezia Argentiero

Da Lesina, la Venezia pugliese a Varano

Continuando a navigare, Lello spiega come a separare il lago dal mare ci sia il “Bosco Isola”, una stretta lingua di terra, e che due canali artificiali uniscono il lago al mare in modo che l’acqua salata entri in quella dolce dando origine a un vero e proprio paradiso per pescatori.

Da Lesina, la Venezia pugliese, ci spostiamo, poi, verso l’altro lago pugliese. Alla Foce di Varano ci attende Michele. Con lui captiamo tutti i segreti dell’allevamento delle ostriche e scopriamo che la laguna di Varano è l’habitat ideale che consente di ottenere un ottimo prodotto grazie al sole caldo, alle acque pulite e alle correnti di acqua dolce. Nasce qui l’ostrica chiamata “San Michele”, riconoscibile per la forma a ventaglio del guscio, frastagliato come quello di una conchiglia, e per l’aroma dolce (www.ostricasanmichele.com).

Direzione Tavoliere, San Severo

Lasciamo i laghi con ancora il sapore e il profumo delle ostriche e ci spostiamo verso l’entroterra. D’improvviso il paesaggio cambia. È l’alt(r)a Puglia che fa bella mostra di se. Così mi piace definirla. Una Puglia inaspettata dove a dominare non è il bianco. Qui tutto luccica come l’oro. Sono le infinite distese di spighe che formano la più estesa pianura del centro-sud e ondeggiano a ogni refolo di vento, come se fosse un altro mare. È il “Granaio d’Italia”, incastonato tra l’Appennino, il Gargano, il Mar Adriatico e le Murge. Ma non c’è solo il giallo a primeggiare. Tra le spighe, salta prepotente agli occhi il verde intenso di ulivi secolari e dei campi di pomodori.

Affaccio sul Tavoliere delle Puglie

L’alt(r)a Puglia sorprende ed è tutta da scoprire. E in questo mosaico naturale, si svela San Severo, borgo medievale, da vivere sempre con lo sguardo all’insù per non perdere nemmeno uno dei dodici campanili che svettano verso il cielo, visibili anche da grande distanza. Città ricca anche di chiese dal grande valore storico e artistico. Oltre alle cattedrali a cielo aperto la città è scrigno di cattedrali sotterranee. Sono le cantine ipogee che caratterizzano il sottosuolo sanseverese. Tra quelle da non perdere la D’Araprì e Pisan Battel celebri per lo spumante e la piccola ma altrettanto importante Re Dauno. Circondata da migliaia di bottiglie scopro che proprio a San Severo, nel 1968, è nata la prima DOC di Puglia. Rosso, bianco o rosato, il San Severo è un vino che si produce con diverse varietà di uve fra cui l’Uva di Troia e il Bombino Bianco.

Interno della cantina ipogea dell’azienda D’Araprì

Grani Futuri

Mentre percorro le strade in direzione Stignano, oasi di pace fra le montagne di San Marco in Lamis, me lo ripeto ad alta voce come un mantra: “Alta Puglia, tutta un’altra Puglia”. Ad attendermi trovo davvero un’altra Puglia, una Puglia innovativa, capace, all’avanguardia e ricca di novità in Grani Futuri. Evento giunto alla VI edizione, nato grazie all’intuizione di Antonio Cera, fornaio di una modernità disarmante, che studia con dedizione i grani, le lavorazioni e le tradizioni della sua terra. Un grande laboratorio dove la conoscenza va di pari passo con l’assaggio. Contest, cultura, informazione, arte e degustazioni sotto il segno della Sostenibilità, per ribadire il legame stretto dell’uomo con la natura. Dal contadino al fornaio, al cuoco, al pasticciere, al birraio e così via, fino ad arrivare a chi assapora i prodotti, in cui la materia prima assume un ruolo fondamentale.

Stignano: la piazza di Grani Futuri

Rientrata a casa ho una strana e piacevole sensazione. Continuo a cullarmi circondata dal giallo e se chiudo gli occhi rivedo quei luoghi e le persone che ho incontrato. Sono emozioni che si attaccano addosso e non ti lasciano più, proprio come un tatuaggio. È l’effetto della Puglia, ancora di più dell’alt(r)a Puglia!

Info Pratiche

MANGIARE

Lake Cafè Seafood Bar

Via Banchina Vollaro 133 – Lesina (FG) Tel: +39 348 449 6973  

È il paradiso di Primiano e sarà il vostro angolo di paradiso.  Il Lake Cafè a Lesina, la Venezia pugliese, è perfetto per una sosta gourmet e per ammirare il tramonto sul lago. In menu le diverse eccellenze del territorio: anguilla, salicornia, pesce di lago e panini di mare al grano arso del noto Forno Sammarco di Antonio Cera.

DORMIRE

B&B Incanto

Via Colonnella, 64 – Lesina (FG) Tel: +39 340 532 1783

Gentilezza e confort sono le carte vincenti del b&b Incanto, piccola struttura immersa nel verde, proprio all’ingresso del centro abitato di Lesina. A fare la differenza? L’ospitalità e la cura dei dettagli dei padroni di casa, Antonio e Gina. Camere in stile moderno, ricca colazione internazionale, WiFi e parcheggio privato gratuiti.

SHOP

Azienda Agricola Turco

Contrada Cannella, 713, Lesina (FG) Tel: +39 348 100 6300

Preparare, seminare, coltivare, raccogliere, trasformare. Questo il motto della famiglia Turco, da sempre dedita all’agricoltura. Eccellenza agricola grazie anche alla rara combinazione di elementi salmastri, limo e sole torrido che offrono un habitat unico per la coltivazione. Fiore all’occhiello dell’azienda è il pomodoro, l’oro rosso di Capitanata dal sapore dolce e deciso. Si producono anche conserve artigianali e salicornia nelle tre varianti in olio extravergine di oliva, in acqua e sale ed in crema. Tutti i prodotti Turco sono acquistabili anche online

Forno Sammarco

Via Lungo Iana, 10 – San marco in Lamis (FG) Tel: +39 0882 834549

È il regno di Antonio Cera, il fornaio con una laurea in economia che fornisce il pane agli chef stellati di tutta Italia ha appena ottenuto il riconoscimento dei 3 grani del Cambero Rosso.

Il suo pane trasmette un racconto, una storia, la cultura di un territorio, un insieme di saperi e una buona dose di salute. Uno dei prodotti di punta è il Panterrone, dall’impasto leggero e delicatissimo.

Lucrezia Argentiero

Dalla tastiera di un pianoforte alla tastiera di un computer. Sono una giornalista filmaker, di origine pugliese e amo raccontare i territori.

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