Omero, il leggendario cantore greco, nell’Iliade decantava Troia in Puglia nei monti Dauni, la “ventosa Ilion“, per la sua strategica posizione geografica e per la sua ricchezza, che le aveva donato tanto splendore e gloria in epoca classica. Quanti marinai, bloccati dalla forza del vento, trovavano nel suo porto approdo e rifugio!
Così, come una navigante dell’antica Grecia, anch’io mi sono ritrovata ad essere accolta in una città che riporta lo stesso nome dell’antica città distrutta dagli Achei, ma a longitudini diverse.
Sono a Troia, infatti, ma in provincia di Foggia, nel cuore dei Monti Dauni. Una città affascinante, elegante, intrigante, accogliente.
Scoprirla è stata una piacevolissima sorpresa, che mi conferma, una volta in più, quanto sia ricca e straordinariamente varia la mia splendida Puglia.
Rosone e tradizione
Ho avuto l’opportunità di poterla apprezzare, grazie alla rassegna “Rosone e tradizione” organizzata dall’Aps Puglia senza ostacoli, in collaborazione con Puglia Expò, che rappresenta la Puglia delle eccellenze. Il progetto, finanziato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Puglia, ha l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alla cucina tradizionale e al sentirsi parte di una comunità.
Una tre giorni di grande successo, con spettacoli, concerti, visite guidate teatralizzate e cooking show dedicati ai bambini, denominati “Colto & Mangiato Kids” a cura di Tony Augello e Massimo Andrea Di Maggio, e con uno dei personaggi più rappresentativi della cucina mediterranea e contadina, il maestro Peppe Zullo.

La Cattedrale di Troia, gioiello di rara bellezza
Do inizio alla scoperta di questo magico scrigno incastonato tra le vette più alte della Puglia con la Cattedrale. Chi ama l’arte, soprattutto quella romanica, l’ha studiata, analizzata, menzionata, magari, nell’elenco delle ricchezze del patrimonio culturale pugliese. Ma osservarla da vicino ha tutto un altro effetto. Per credenti o non, cultori dell’arte o meno.
E ben si intuisce perché tutti gli abitanti di Troia abbiano quasi un’ossessione per il rosone. Ciò che non comprendo è il perché fermarsi solo al rosone, quando sia la facciata che i portali e l’interno sono un inno alla bellezza, alla contemplazione, alla grazia.
Dedicata a Santa Maria Assunta, la chiesa risale al XII secolo, con rifacimenti sino al secolo scorso. La facciata principale è uno splendido libro aperto, in cui sono impressi le idee, le paure, gli stati d’animo, le voci di una miriade di papi, re, santi, pellegrini, soldati, nobili e gente umile, che, come fossili di conchiglie di oceani ritiratisi milioni di anni fa, hanno lasciato scolpite per sempre sulla pietra le loro orme perenni.
Il rosone
Il rosone è una danza di luce, dove undici spicchi di pietra, tenuti insieme da esili colonnine, lasciano filtrare all’interno della navata centrale i raggi del sole attraverso dei piccolissimi fori, realizzati da mani ricamatrici di Dio. Una tecnica del traforo – con giochi geometrici e sculture allegoriche antropomorfe e zoomorfe, che ora ammoniscono ora ridicolizzano ora esaltano – che ancora oggi, dopo quasi mille anni, stupisce e rapisce lo sguardo.
L’interno, tripartito, è un tripudio di arte e simboli, in cui, tra gli elementi di grande pregio, vi è il mirabile pergamo proveniente dalla Chiesa di San Basilio, lo splendido affresco quattrocentesco della Dormitio Virginis, a sinistra dell’altare maggiore, e il crocifisso ligneo miracoloso del Settecento, che spicca nell’abside.

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Colori e sapori del centro storico
Ancora storditi da sì tanto splendore, usciamo dal portale d’ingresso laterale e ci ritroviamo nel Museo del Tesoro della Cattedrale, che custodisce tre rarissimi esemplari, tra i 28 conservati al mondo, degli Exultet, rotoli in pergamena usati nei riti della Pasqua. Lo stupore continua.
Il corso principale, via Regina Margherita, è un’elegante strada su cui si affacciano palazzi raffinati come Palazzo D’Avalos e Palazzo Tricarico, raffinate boutiques e pasticcerie ricercate, come Pasticceria Casoli. Qui, all’ombra della Cattedrale, viene realizzata la Passionata, un dolce esclusivo declinato in undici gusti (tanti quanti gli undici raggi del rosone), nato dalla passione dei coniugi Lucia e Nicola per i profumi, i colori e i sapori del territorio.
Le sorprese non finiscono qui. Sempre sul corso principale, varchiamo il portone regale di un altro palazzo storico e ci ritroviamo in un altro mondo. Una sala di stagionatura di salumi che ti aspetti di trovare magari in Emilia Romagna e non nel centro di un paese dell’Alta Daunia. Siamo nell’antica bottega dei Salumi Giannelli, un trionfo di profumi e sapori che si tramandano da ben sei generazioni.

Una storia di famiglia che ha fatto del tempo una materia prima di qualità, quanto l’uso di spezie naturali che sostituiscono i conservanti industriali, garantendo ai prodotti una genuinità senza pari. Il palato in estasi ringrazia dopo l’assaggio e continua a farlo anche la sera, quando a cena siamo ospiti di Gallery Bistrot Contemporaneo, uno spazio creato per sorprendere gli occhi e deliziare il gusto e lo spirito.
Attività e tour esperienziali a Troia in Puglia
Sperimento quanto sia bello vivere di giorno e anche addormentarsi in questo pregevole borgo. Ma mi accorgo che il mattino è ancora più piacevole. Me lo ricorda già dal nome Svegliarsi nei borghi, un tour operator e albergo diffuso che ha fatto dell’ospitalità di charme e del turismo esperienziale la sua missione. Lo staff, giovane e preparatissimo, accoglie i viaggiatori con professionalità e grande disponibilità, ritagliando per ognuno di essi itinerari su misura studiati appositamente per rendere indimenticabile l’esperienza di viaggio.
Un motivo in più per visitare il balcone della Puglia, che dall’alto delle sue vette più elevate come il Monte Cornacchia (ben 1200 metri sul livello del mare) osserva e sorveglia la sua dama più bella, Troia. Venite a visitarla, magaari proprio nel periodo natalizio. Troverete un ricco programma di iniziative ed una città che vi ammalierà per la sua autenticità ed il suo fascino.
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