Ci sono luoghi che sono poesia e ci sono poesie che diventano luoghi, per chi sa ascoltare e per chi sa guardare. Le Isole Tremiti, definite un angolo del “paradiso terrestre”, sono un verso infinito, che si colora ad ogni nuovo arrivo, ad ogni nuovo passaggio. Le Isole Tremiti, definite “l’orto del paradiso”, sono un arcipelago incontaminato nel cuore dell’Adriatico, a nord della Puglia. Bandiera Blu e Riserva Marina Protetta, queste isole sono un vero e proprio gioiello naturalistico, con acque cristalline, scogliere mozzafiato e una ricca storia millenaria.
La leggenda
La leggenda dà tutto il merito al re Argo che lanciò una manciata di pietre dal promontorio del Gargano.
Erano le isole preferite da Lucio Dalla che dai paesaggi selvaggi traeva ispirazione per le sue canzoni. Le Tremiti rappresentavano “il suo luogo dell’anima”, come era solito dire il cantautore bolognese, che amava soprattutto le diverse tonalità di questo lembo di Puglia.
E appena arrivati ci si rende subito conto che il “Divin Pittore” non ha proprio risparmiato sui colori. Li ha spennellati tutti e in modo sorprendente. Il bianco accecante delle falesie calcaree, l’intera gamma dei blu delle acque cristalline, il verde della rigogliosa foresta di pini d’Aleppo e di Lecci, che muta la gradazione a seconda della luce solare che penetra fra le foglie. Il rosso, invece, fa bella mostra di sé, col calar del sole, regalando ogni giorno dei tramonti indimenticabili.




Perché visitare le isole Tremiti in Puglia?
– Sono senza auto, perfette per chi cerca relax e natura.
– Offrono alcuni dei mari più limpidi d’Italia, ideali per snorkeling e immersioni.
– Sono ricche di leggende e tradizioni, legate a Lucio Dalla e ai monaci benedettini.
Bandite le auto, ad eccezione dei residenti, le Isole Tremiti, muse ispiratrici di poeti e artisti, si vivono a piedi o pedalando tra le pinete (una delle poche a essere illuminata di sera), o noleggiando un gommone per scoprirle dal mare. È il modo migliore per ritrovarsi a tu per tu con la natura. L’intero arcipelago è formato da 6 isole: San Domino, San Nicola, Capraia, Pianosa, Cretaccio e Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio.
Cosa Vedere alle Isole Tremiti in Puglia
San Nicola e San Domino sono le uniche due isole abitate. San Nicola, solo quattro chilometri di costa, è il capoluogo amministrativo. Dal porticciolo si può andare su verso il centro antico, attraverso l’unica porta d’ingresso (vi è la possibilità di arrivarci in ascensore, ma si paga un ticket).
1. San Nicola: il cuore storico dell’arcipelago
San Nicola è l’isola più antica delle isole Tremiti ed è anche l’isola della storia, con fortificazioni imponenti, muraglie e il torrione del Cavaliere del Crocifisso:
– Abbazia di Santa Maria a Mare (1045 d.C.), detta la “Montecassino del mare“, con mosaici bizantini e un chiostro medievale. Ancora prima di approdare a San Nicola conquisterà il vostro sguardo la maestosa fortezza che domina il panorama. È un insieme di edifici che ben si fonda con la roccia chiara di cui è composta l’isola. In questo scrigno prezioso, custode del grande patrimonio storico e culturale dell’arcipelago, vi si trovano il convento dei Frati benedettini e l’Abbazia di Santa Maria a Mare, edificata nel 1045, definita la “Montecassino del mare” per la sua imponenza e maestosità. All’interno conserva mosaici pavimentali dell’xi secolo, un polittico ligneo con decori in foglia d’oro e il chiostro del monastero. La leggenda vuole che l’abbazia fu costruita da San Nicola, eremita a cui la Madonna sarebbe apparsa facendo richiesta di costruire un santuario e indicandogli il punto preciso in cui scavare.
– Torrione del Cavaliere, fortezza difensiva con vista panoramica.
– Porta dell’Ascensore, l’ingresso principale all’isola.
Dappertutto, alle Tremiti e ancor di più, in questo posto, si sente l’aura di un luogo senza tempo e si può ascoltare dagli abitanti un dialetto arcaico, molto simile a quello napoletano settecentesco che ricorda ancora le loro origini.



2. San Domino: L’Isola verde e vivace
Se alla solitudine preferite la vivacità, è San Domino, l’isola per voi.
Movimentata e briosa, è il primo punto d’attracco, oltre ad essere la più grande e turistica delle isole, grazie alla presenza di tante strutture ricettive, di bar e locali notturni. Verde da far paura, è costellata di uliveti, vigne e alberi da frutto. Le case qui sono basse, bianche e adornate di fiori profumati.
Le scogliere a picco sul mare e gli anfratti sono la dimora preferita anche dalle “diomedee”, una specie di gabbiani con una formidabile apertura alare e una singolare vocalità. Il loro canto, simile a un lamento umano, è una sorta di sottofondo musicale, mentre volano libere in questo, che è considerato uno dei luoghi più belli d’Italia, dichiarato riserva Marina (costituita nel 1989, all’interno del Parco Nazionale del Gargano). La leggenda vuole che queste grida siano gemiti dei fedeli compagni di Diomede che, affranti dal dolore per la morte dell’eroe greco, piansero a tal punto da indurre la dea Afrodite a trasformarli in volatili. Per ascoltarle e per godere di una vista panoramica su San Nicola, raggiungete la piazzetta quando il sole inizia a tramontare.
San Domino è l’isola più grande e turistica. Non perdetevi:
– Cala Matana, la spiaggia cantata da Lucio Dalla.
– Cala delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa.
– Grotta delle Viole, illuminata da riflessi viola all’alba.
– Diomedee, gabbiani leggendari dal canto malinconico.

3. Capraia: natura selvaggia e leggende
– Architiello, un arco naturale scolpito dal mare.
– Statua di Padre Pio sott’acqua (14 metri di profondità).
– Cala dei Turchi, antica insenatura pirata.
Da vedere, a Capraia, l’Architiello di Capraia, roccia scolpita come un ponte naturale dall’erosione marina. La sua spettacolare volta alta sei metri sul pelo dell’acqua delimita un laghetto naturale in cui si rispecchia il vecchio faro. Se siete in coppia, date retta a ciò che consigliano gli abitanti delle isole: passate sotto, perché la tradizione vuole che le promesse d’amore scambiate in quel punto godano di durata eterna.
Sulla superficie, invece, Capraia è per lo più rocciosa. Di qua e di là solo piante di capperi da cui prende il nome. Qui ci sono anche due bellissime insenature: Cala dei Turchi e Pietre di fucile. E se non vi fanno paura i fantasmi costeggiate lo Scoglio della Vecchia, sembra che qui siano di casa.
4. Pianosa e Cretaccio: isole Tremiti disabitate in Puglia
– Pianosa: Riserva marina con fondali incontaminati. A 12 miglia ad est, riserva marina dalla fine degli anni Ottanta in cui è vietata la balneazione. Quindi, niente approdo, perché Pianosa è come tutte le cose veramente belle, si fa solo ammirare.
– Cretaccio: Uno scoglio brullo e affascinante.
Dove fare il bagno alle Isole Tremiti
Il mare più bello delle Tremiti lo si vive solo spostandosi in barca o in gommone. Dal porto di San Domino ci sono imbarcazioni che partono ogni giorno alla scoperta d’insenature e grotte. Come la “Grotta del Bue Marino”, un tempo rifugio della foca marina, lunga 70 metri che si può attraversare all’interno. O ancora la “Grotta delle Viole”, che prende il nome dal riflesso violaceo che assume la roccia calcarea, soprattutto all’alba. E la “Grotta del Sale”, così chiamata per il sale che si accumula al suo interno.
Il bagno? Buttatevi in acqua nei pressi di “Ripa dei falconi”. E una volta in ammollo alzate lo sguardo e godetevi lo spettacolo della falesia, una vera e propria opera d’arte, modellata dalle forze del vento e del mare. E aguzzate la vista. Qui nidificano il falco pellegrino e le Diomedee.
Ma raggiungete anche le altre sorelle dell’arcipelago. Questi “scogli” emersi dal mar Adriatico sono disabitati ma ricchi di meraviglie. Ovunque la natura regna sovrana e selvaggia.
E l’acqua? Continua imperterrita e scavare e modellare le pareti calcaree, creando grotte marine e lagune di rara bellezza.
Esperienze da non perdere
1. Snorkeling e Immersioni
– Secca della Vedova: Ricca di spugne, aragoste e relitti storici.
– Relitto de “Il Lombardo“: Il piroscafo di Garibaldi affondato nel 1864.
2. Giro in barca tra grotte marine
– Grotta del Bue Marino (ex rifugio delle foche).
– **Grotta del Sale**, con cristalli di sale sulle pareti.
3. Tramonti e passeggiate
– Vista tramonto da San Nicola, con le Diomedee in volo.
– Sentiero delle Pinete, illuminato di notte.
Come raggiungere le isole Tremiti in Puglia
– Traghetto da Termoli, Vieste e Rodi Garganico.
– Aliscafo (più veloce, circa 1 ora da Termoli).
–Elicottero da Foggia. Per darsi un tocco di mondanità e per sentirsi delle vere star raggiungete l’isola in elicottero, da Foggia e Vieste, in soli 20 minuti, con Alidaunia. Sorvolare un mare così blu e vedere il profilo delle Tremiti dall’alto è un’emozione impagabile e preannuncia qualcosa di veramente magico. Alidaunia: www.alidaunia.it
Pronti a scoprire questo angolo di paradiso?
- INFO UTILI:
www.viaggiareinpuglia.it
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