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10 Cose da vedere a Bologna fra curiosità e segreti

Chi meglio di me può consigliarvi cosa vedere a Bologna? Ho vissuto nella città felsinea per 30 anni. Una città che già dal primo istante ha saputo conquistarmi con la sua autenticità, vivacità e quel colore rosso intenso che si ritrova ovunque. Ve ne innamorerete anche voi, ne sono certa: tra torri medievali, portici infiniti e quella cucina ricca di tradizione.

Se stai pianificando un viaggio nella capitale dell’Emilia-Romagna, ecco le 10 esperienze imperdibili e qualche consiglio in più che renderanno il tuo soggiorno indimenticabile.


Vista-su-Piazza-Maggiore-a-Bologna-da-Palazzo-d'Accursio
Vista-su-Piazza-Maggiore-a-Bologna-da-Palazzo-d’Accursio – ph.Lucrezia Argentiero

1. Le due torri (Asinelli e Garisenda) – il simbolo di Bologna per un primo sguardo dal cielo.

La prima cosa da fare di speciale è andare a Piazza di Porta Ravegnana. Ricordo ancora la prima volta che le ho viste quando mi ero fermata in Piazza di Porta Ravegnana e avevo alzato gli occhi. Davanti a me svettavano le Due Torri, Asinelli e Garisenda, come due guardiani di pietra che dominano Bologna da quasi mille anni.

🔍 Perché andare: La Torre degli Asinelli, la più alta (97 metri!), sembrava sfiorare le nuvole. Allora decisi di affrontare la scalata: 498 gradini di legno antico che scricchiolano sotto i miei piedi, stretti e consumati dal tempo. A ogni ripiano, sbircio dalle finestrelle: la città si fa sempre più piccola, i tetti rossi diventano un mosaico, i portici si allungano come vene.

Quando finalmente raggiungo la cima, il respiro si blocca. Bologna si stende ai miei piedi in un abbraccio di tegole, campanili e colli. Scopro la Garisenda da un’angolatura inedita: è lei, la torre “storta”, con la sua pendenza di 3,2 metri che sembra sfidare la gravità. Dante la citò nella Divina Commedia, e ora capisco perché – è ipnotica.

Attorno a me, i muri raccontano storie: graffiti lasciati da viaggiatori dell’800, nomi incisi da innamorati, persino un cartiglio che recita “Quassù si tocca il cielo”. E mentre il vento mi accarezza i capelli, penso che forse è vero. Che dite, non è una cosa assolutamente da vedere a Bologna?

💡 Curiosità: Nel Medioevo le torri erano status simbolo delle famiglie nobili. Oggi ne restano solo 24 delle oltre 100 originali.


2. Piazza Maggiore e basilica di San Petronio – cosa fare di speciale nel cuore della città

📍 Dove: Piazza Maggiore. Ogni volta che ritornavo a Bologna dovevo assolutamente andare in Piazza Maggiore. E ci andavo quasi correndo, in bici, a piedi…er ail mio primo pensiero.
🔍 Perché andare: Piazza Maggiore è il salotto buono di Bologna, un abbraccio di palazzi medievali e rinascimentali dove la città vive e respira. Qui, tra il ronzio dei turisti e il passo veloce dei bolognesi, ti senti al centro del mondo. Forse per questo volevo subito andarci. Volevo sentirmi anch’io al centro del mondo!

E a dominare tutto, c’è lei: la Basilica di San Petronio, maestosa e incompiuta, con la sua facciata a metà tra mattoni rossi e marmo bianco che sembra raccontare una storia interrotta. Entra nella basilica, rimarrai senza fiato: le navate altissime ti faranno sentire piccolo, mentre la Meridiana di Cassini, lunga 66 metri, ricorda che qui si misurava il tempo per tutta Europa. Cerca lo sguardo severo di San Petronio nell’abside e poi alza gli occhi alle volte stellate – è come guardare il cielo di Bologna da dentro.

Ecco alcune curiosità:

  • La basilica doveva essere più grande di San Pietro, ma il Papa lo impedì, per questo non è mai stata ultimata. é comunque la sesta chiesa più grande d’Europa.
  • Sulla facciata cerca i segni dei proiettili della Seconda Guerra Mondiale.
  • Il telefono senza fili del Voltone del Podestà. Si tratta di un curioso gioco sonoro che si crea sotto i due pilastri opposti del voltone: parlandosi da un angolo all’altro della struttura con il viso rivolto verso le colonne è possibile udire la voce del proprio interlocutore, dando così vita a una vera e propria conversazione a distanza senza fili. Questo particolare trucco acustico fu architettato in epoca medievale, quando con lo scoppio della peste a Bologna si volle proteggere i sacerdoti che confessavano i malati, cercando di tenerli a distanza da questi ultimi ed evitando così che il contagio si potesse diffondere.
  • Illusione ottica della statua del Nettuno che si erge sulla fontana del Giambologna: quest’opera è infatti diventata famosa per una singolare illusione ottica ideata dallo scultore fiammingo, il cui progetto subì una censura per pubblica decenza a causa delle eccessive dimensioni degli attributi maschili di Nettuno. Leggenda bolognese vuole che per aggirare tale censura della Chiesa, Giambologna realizzò la statua in maniera tale che, se ammirata da una particolare angolazione, il pollice della mano del Nettuno potesse ricordare un membro maschile eretto: tale effetto ottico è oggi visibile collocandosi su una pietra nera presente sulla pavimentazione della piazza, detta anche pietra della vergogna, situata nei pressi della scalinata della biblioteca Salaborsa.

🍴 Da non perdere una sosta al Caffè Zanarini per sentirsi bolognesi

Si trova a due passi da Piazza Maggiore, sotto i portici di Via Farini, ed è un’istituzione bolognese dal 1934. Non è solo un bar: è un salotto d’altri tempi, dove marmi lucidi, lampadari di cristallo e vetrine colme di pasticcerie fini raccontano storie di caffè sorseggiati con lentezza.

Qui tutto parla di Bologna che fu: gli specchi antichi riflettono generazioni di professori universitari, artisti e viaggiatori che si sono seduti ai tavolini di legno massello. L’odore di caffè macinato al momento si mescola al profumo delle dolci bolognesi appena sfornati, mentre i camerieri in giacca bianca servono con gesti precisi.

Cosa ordinare?

  • L’espresso perfetto (servito con cioccolatino Artusi)
  • La torta di riso (ricetta segreta dal 1900)
  • Un aperitivo “all’antica” con Aperol e stuzzichini gourmet

💡 Curiosità: Negli anni ’60, Zanarini era il ritrovo dei cantautori locali. Oggi, è il posto giusto per sentirsi bolognesi per un giorno – magari osservando il viavai della gente attraverso le vetrate Liberty.

Un consiglio? Vieni di mattina presto, quando la luce filtra dai portici e il bancone di marmo risplende vuoto. Chiedi un cappuccino e aspetta che il sole accenda i riflessi dorati degli specchi: sarà come entrare in un quadro di De Chirico.


3. Archiginnasio e teatro anatomico – dove studiò l’Europa

📍 Dove: Piazza Galvani

Fra le cose da vedere a Bologna vi consiglio anche l’Archiginnasio. Situato nel cuore della città, è uno degli edifici storici più importanti. Un vero gioiello del Rinascimento e del sapere bolognese. Costruito tra il 1562 e il 1563 per volere di Papa Pio IV, fu la sede dell’antica Università di Bologna, la più antica d’Europa.

L’edificio, con il suo splendido cortile porticato e le decorazioni araldiche, ospitava le aule dove insegnavano grandi maestri e studiavano illustri allievi. All’interno, al Primo piano si trova il Teatro Anatomico, un’aula seicentesca in legno intagliato ricca di diverse statue raffiguranti i più grandi medici. Era questo il luogo dove si tenevano le lezioni di anatomia.

Dal 1838, l’Archiginnasio è la sede della Biblioteca Comunale, che conserva preziosi manoscritti e libri antichi. Un luogo simbolo di cultura e storia, imperdibile per chi visita Bologna!

📚 Curiosità: Qui studiarono personaggi come Dante Alighieri e Petrarca.


4. I Portici di Bologna – il patrimonio UNESCO fra le cose da vedere a Bologna

Immaginate una città così premurosa da costruirvi 40 km di ombrello per non farvi prendere la pioggia… Ecco, questa è Bologna! I suoi mitici portici non sono solo un record mondiale (sì, sono i più lunghi del mondo! 🏆), ma sono anche il salotto all’aperto dove la vita scorre tra caffè, chiacchiere e tanta, tantissima dolce vita!

Una curiosità sui portici, che è anche uno dei segreti di Bologna è che questi non furono originariamente progettati per riparare dagli agenti atmosferici, ma per offrire uno spazio in più alle migliaia di studenti che dal XIII secolo in poi iniziarono ad arrivare in città senza un alloggio universitario. In che modo? i proprietari di alcuni appartamenti in centro decisero di aggiungere delle stanze in più alla loro casa, e lo fecero ampliando il primo piano e non il piano terra: grazie a questo ingegnoso espediente architettonico si evitò di ridurre lo spazio in strada e vennero erette delle apposite impalcature di sostegno, oggi riconoscibili nei pilastri degli amati portici bolognesi.

Vuoi sapere perché i portici sono EPICI?

  • Sono un’enorme “coperta anti-pioggia”: che cia sia il sole o un acquazzone, sotto i portici sei sempre al sicuro! (E con stile, ovvio).
  • Sono la storia con le gambe: costruiti dal Medioevo in poi, hanno ospitato studenti, mercanti e… milioni di golosi in cerca di tortellini! 🍝
  • E poi sono instagrammabili al 100%: archi perfetti, colori caldi e lampioni vintage = like garantiti! 📸

Curiosità da sapere PRIMA di passeggiare:

1️⃣ 📍 Il portico più lungo e più bello? Quello che conduce al santuario di San Luca (3,8 km e 666 arcate… sì, il diavolo ci mette lo zampino! 😈).
2️⃣ Quello più stretto? Via Senzanome (largo 95 cm… passaggio a rischio abbracci!).
3️⃣ Il più chic? Piazza Santo Stefano, dove l’eleganza è d’obbligo! Cercate il Portico del Pavaglione. Vi stupirà!

E poi, diciamocelo: senza portici, Bologna sarebbe come un tiramisù senza caffè! Sono l’anima della città, il posto dove tutto accade: dagli aperitivi agli innamoramenti, dalle risate notturne ai pensieri filosofici davanti a un gelato.

Morale della favola? A Bologna, anche il cielo ti abbraccia… ma solo se stai sotto i portici! 😉❤️


5. Santuario della Madonna di San Luca – panorama e spiritualità

📍 Dove: Colle della Guardia
🔍 Perché andare: Questo santuario è un luogo di pellegrinaggio e offre una vista straordinaria su Bologna. Si può raggiungere a piedi (attraverso il portico) o con il trenino panoramico che si può prendere proprio in Piazza Maggiore.

💒 Curiosità: Ogni anno, durante la Festa della Madonna di San Luca, una processione porta un’icona bizantina in città.

Ascolta la canzone di Cesare Cremonini – San Luca


6. Mercato di mezzo e quadrilatero – il paradiso del cibo

📍 Dove: Via Clavature, Via Pescherie Vecchie
🔍 Perché andare: Qui si assapora la vera Bologna gourmet.

Nel cuore di Bologna, a due passi da Piazza Maggiore, il Mercato di Mezzo è un paradiso per i food lover e non è solo una cosa da vedere ma soprattutto da assaporare. Questo storico mercato coperto, tra i più antichi della città, oggi brulica di bancarelle e botteghe dove assaggiare le eccellenze della cucina bolognese:

  • Tortellini in brodo – piccoli gioielli di pasta ripiena.
  • Mortadella DOP – affettata al coltello, da gustare con un calice di Pignoletto.
  • Tigelle e crescentine – farcite con squacquerone e affettati.
  • Aperitivi gourmand – tra formaggi, salumi e vini locali.

Con i suoi profumi invitanti e l’atmosfera autentica, il Mercato di Mezzo è una tappa obbligata per chi vuole vivere Bologna a tavola.

Da provare:

  • Osteria del Sole (vino e cibo portato da casa)
  • Tamburini (prodotti tipici emiliani)

📍Non dimenticate di visitare Il Compianto di Niccolò dell’Arca nella chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna.


7. Finestrella di Via Piella – il piccolo segreto da vedere a Bologna

📍 Dove: Via Piella (vicino a Via Oberdan)

Eh sì, amici miei, a Bologna c’è un tesoro nascosto che sembra uscito da una fiaba! Stiamo parlando della Finestrella di Via Piella, una minuscola finestrella che si affaccia su… indovinate un po’?

UN CANALE! 🎭💦

Ma come, Bologna ha i canali?! Proprio così! Questa città un tempo era piena di vie d’acqua (grazie al sistema dei canali medievali), e oggi questa deliziosa finestrella è uno degli ultimi scorci rimasti. Apri la finestra, sporgiti… ed ecco che ti sembrerà di essere a Venezia! 🌊 (O quasi).

Curiosità super simpatiche:

  • “La piccola Venezia bolognese”: i canali servivano per il trasporto delle merci, ma oggi sono quasi tutti nascosti. Questo è un raro scorcio dietro le quinte della città!
  • Selfie obbligatorio: Tutti si fermano per una foto qui, anche i bolognesi doc! 📸
  • Romantico al chiaro di luna: Di sera, con le luci che si specchiano nell’acqua, è ancora più magico.

Insomma, se passate da Bologna,una cosa assolutamente da vedere è proprio questo scorcio segreto! È come trovare un easter egg nella vita reale. 🥚😂

📸 Instagram Spot: Uno dei luoghi più fotografati della città!


8. Museo Ducati – per gli appassionati di motori è un’altra cosa da vedere a Bologna

📍 Dove: Borgo Panigale (a 10 min dal centro)
🔍 Perché andare: Bologna è la patria di Ducati, Lamborghini e Ferrari. Il museo ripercorre la storia del brand con moto iconiche e tecnologie avveniristiche.

🏍️ Esperienza unica: Prenota un tour in fabbrica per vedere come nascono le super bike.

Il prezzo del biglietto per il solo ingresso al museo sarà di € 18, mentre il ticket combinato con ingresso museo e tour con il curatore del museo è di € 38 (solamente su prenotazione per fasce orarie con ingressi a numero limitato)


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I-colli-bolognesi-sono-come-una-cartolina

9. Giardini Margherita – il polmone verde di Bologna

📍 Dove: Porta Santo Stefano
🔍 Perché andare: Il parco più grande di Bologna, perfetto per un picnic, una corsa o un relax sotto gli alberi. Con i loro 26 ettari di terreno, sono la meta ideale per rilassarsi, riposarsi e ritrovare un contatto con la natura a due passi dal caos città.

🌸 Cosa vedere a Bologna ai Giardini Margherita: Il laghetto con le tartarughe, il Chioschetto per un gelato o un aperitivo all’aperto e le Serre dei Giardini Margherita. Un locale, nato dal progetto dell’agenzia Kilowatt, che ha rimesso a nuovo uno spazio pubblico abbandonato, le vecchie serre dei Giardini Margherita appunto. Le Serre sono un punto di ritrovo, d’incontro, di cultura e del mangiare sano. Colazioni vegane, ristorante rigorosamente vegetariano (provatelo, anche se siete onnivori! Verdure cucinate così è difficile mangiarle!), Street food d’estate, mercatini equo solidali, eventi musicali e culturali di vario genere. Caratteristico il posto, con i tavolini ricreati negli spazi dove prima si coltivava.


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10. Via del Pratello – vita notturna e locali autentici

Se Bologna di giorno è una città elegante e colta, di notte si trasforma nel suo lato più scatenato e vivace! Questa stradina del centro, a due passi dalle Due Torri, è uno dei cuori pulsanti della movida bolognese, dove studenti, artisti e nottambuli si ritrovano per drink, chiacchiere e risate fino all’alba.
🔍 Perché andare: È la zona più vivace di Bologna, con osterie storiche, birrerie artistiche e musica dal vivo.

La vita notturna di Bologna: dove andare oltre il Pratello?

  1. PIAZZA VERDI: Il regno degli studenti, tra birre e concerti improvvisati.
  2. VIA DELLE MOLINE: Locali underground e vinili che suonano fino a tardi.
  3. Via ZAMBONI: La strada universitaria per eccellenza, dove il party inizia già all’ora di cena!

🍻 Tappe obbligate:

  • Osteria del Sole (l’osteria più antica di Bologna – risale al 1465!) L’Osteria del Sole è più di un luogo di ritrovo, é un viaggio nel tempo intorno a un bicchiere di vino: qui si può portare il cibo che si vuole per mangiarlo su uno dei tavoloni di legno, mentre si parla del mondo.
  • Cantina Bentivoglio (non solo buon cibo ma proprio tanto tanto jazz e vini locali)

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Lucrezia Argentiero

Dalla tastiera di un pianoforte alla tastiera di un computer. Sono una giornalista filmaker, di origine pugliese e amo raccontare i territori.

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